sabato 26 febbraio 2011

Destiny.

E' veloce il passaggio dalla luce all'ombra, dalla certezza al dubbio. Come un battito di ciglia, come un sogno da cui ti risvegli per scoprire che nulla è più come prima.
Perchè vi dico tutto questo? Per mettervi in guardia dagli eventi che non sono mai delle coincidenze, dei segni di cui è disseminata la vita e che non si devono mai ignorare. Anche la più piccola distrazione presenta il suo conto, sempre.
A tutti voi che fate della ragione un credo, che razionate i sentimenti in porzioni di sopravvivenza e pensate di seguire un percorso già deciso, io voglio raccontare la mia storia.
Voglio mostrarvi come il destino, a dispetto di ogni illusione, si trascini dietro la nostra vita nella direzione che esso ha stabilito.
E come noi, anime ribelli, pronte a guizzare fuori dalla sua rete, possiamo solo tentare di cambiarne il corso. Il giorno in cui ci renderemo conto che la strada è segnata, arriverà, inesorabile. Ma per me quel momento non è ancora giunto. Sono sempre libera. Sono un'anima ribelle che può andare incontro all'inatteso.
Ombra, Elena P. Melodia.
Claire.

venerdì 25 febbraio 2011

I'm a Dramaqueen.

Cosa succede quando uno dei fili che ci tengono in piedi, si spezza?
 A volte capita di capirlo un po' prima, quello che sta per accadere. Capita di notarlo, che quel dannato cavo si sta sfilacciando man mano, ma, ogni volta, la rottura è assolutamente traumatizzante.
Prendete un burattino, di quelli con cui giocavate da piccoli, con tantissime articolazioni ed altrettanti fili a sorreggerle, sospendetelo a mezz'aria e poi tagliatene uno. Uno a caso.
 Ecco. Il pupazzo sarà rotto per sempre. Certo, voi potrete continuare a giocarci e con il passare del tempo vi dimenticherete di quel filo inutile che un giorno è stato tranciato di netto. 
 E così succede alle nostre vite quando il legame con un'altra persona amata, nel senso più lato del termine, va in frantumi.
Cerchiamo disperatamente l'equilibrio per qualche tempo, poi, una volta trovato, stringiamo i denti e andiamo avanti.
 In una posizione diversa, magari, ma andiamo avanti.



Claire.

mercoledì 23 febbraio 2011

Amami se hai coraggio.

Grande Sophie!
Il gioco era ripreso a tutto gas. Felicità allo stato puro, bruta, primitiva, vulcanica. Magnifico! Il meglio del meglio; meglio della droga, dell'eroina, meglio delle canne, coca, crack, fix, joint, shit, shoots, sniff, pet, marijuana, cannabis, peyote, colla, acido, LSD, ecstasy.
Meglio del sesso, meglio del pompino, il 69, le orge, masturbazione, tantrismo, kamasutra, massaggio thailandese. Meglio della cioccolata, il Mont Blanc, la banana split, meglio di tutte le trilogie di George Lucas, delle puntate del Muppet Show.
Meglio dell'ancheggiare di Emma Peel, Marilyn, la puffetta, Lara Croft, Naomi Campbell, i nei di Cindy Crawford. Meglio della facciata B di Abbey Road, gli assolo di Hendrix. Meglio dei passetti di Armstrong sulla Luna, le montagne russe, i festoni natalizi, la fortuna di Bill Gates, la trance del Dalai Lama, la resurrezione di Lazzaro, tutte le pere di testosterone di Schwartz, il collagene nelle labbra di Pamela Anderson.
Meglio di Woodstock e dei rave party più trasgressivi.
Meglio dei trip di Sade, Rimbaud, Morrison e Castaneda. Meglio della libertà.
Meglio della vita!


-Julien.
Claire.

martedì 22 febbraio 2011

Sweet disposition.

"Godetevele, quelle sofferenze d'amore. Sono i dolori più belli."
Se n'è uscita con questa storia oggi, la professoressa, prima di interrogarmi.
Ha detto proprio così. Ed io, per la prima volta, mi sono trovata profondamente, completamente d'accordo con quella donna che di dolori, nella sua vita, ne aveva sopportati tanti.
 Era da un po' che riflettevo su cosa significasse soffrire per un'altra persona, sul perchè un solo individuo possa, con la più banale delle azioni, stravolgere la giornata di qualcun'altro, rendendola un paradiso o un inferno.
E sono giunta ad una conclusione. L'amore e, ancor più, il dolore ci rendono fottutamente vivi.
Avete presente quella stretta al cuore che ci fa piangere di notte? Quella che ci chiude lo stomaco e ci comprime i polmoni? Ecco. Quel sentimento ci ricorda chi siamo e cosa desideriamo.  
 Io, non cancellerei mai neanche il più minuscolo istante passato in lacrime, con la sua lettera in mano, il rancore nel cuore e la voglia di urlargli in faccia quanto amore portavo dentro. Sono gli attimi più intensi e travolgenti, quelli. Le emozioni più forti e scioccanti.
I sentimeti più  autentici.
E non importa quanto male ci sentiamo. Non importa che, a volte, preferiremmo morire. Non importa più nulla. La cosa importante davvero è la consapevolezza di essere così palpitanti di vita, talmente ebbri quasi da poter scoppiare.
Ed è questa l'unica cosa che conta.




..Songs of desperation,
I played them for you.
A moment, a love,
a dream, aloud,
a kiss, a cry,
our rights, our wrongs.
Won’t stop til it’s over..


Claire.